Arran

Anno di fondazione:
1993

Fondatore:
Harold Curie

Attuale proprietario:
Isle of Arran Distillers Ltd

Stato attuale:
attiva

Capacità produttiva:
1.200.000 litri

Regione / Distretto:
Islands (Arran)

Indirizzo:
Lochranza, Isle of Arann KA27 8HJ

Servizi:
Visitor Centre

Contatti:
01770 830264

Website:
arranwhisky.com

Distributore Italia:
Beija-Flor Srl

Distillery

L’isola di Arran, la più meridionale di Scozia, non vedeva una distilleria di whisky addirittura dal 1837, quando chiuse i battenti la Lagg Distillery: all’epoca c’erano almeno tre distillerie attive, tutte situate sul versante sud dell’isola. E sì che il clima è ideale, relativamente temperato in virtù dell’influsso della Corrente del Golfo… Nel 1994, quasi centosessant’anni dopo, questa volta nella parte nord, a Lochranza, viene fondata la Isle of Arran Distillery, grazie alla spinta decisiva di Harold Currie, forte di una grande esperienza come direttore generale di Chivas Brothers. A lui il merito di aver intravisto ben prima degli altri la rinascita dello scotch whisky, oltretutto in anni di crisi per l’industria, e di averlo fatto con un progetto strutturato e sostenibile, con forti radici nella tradizione. La scelta del luogo, oltre che dalle condizioni climatiche ideali e dalla presenza di una fonte di acqua purissima, è infatti dipesa anche dalla volontà di rilanciare il turismo sull’isola, considerata tra le più attraenti grazie alla grande varietà paesaggistica – progetto riuscito se si tiene conto che nel 2016 circa 104000 turisti sono sbarcati in distilleria! In quest’ottica, il visitor centre è stato rimodernato nel 2016, e l’interno della distilleria è assai suggestivo, con alambicchi, mash tun e washbacks tutti raccolti nella stessa sala. Inoltre, è stata rivoluzionaria la scelta di mettere in vendita al pubblico quote delle proprie botti fin dall’apertura, in modo da rientrare parzialmente dell’investimento e da fidelizzare molti appassionati, che hanno così seguito passo dopo passo l’evoluzione del whisky prodotto ad Arran.

Ma non basta. Si tratta di una micro-distilleria artigianale, con una produzione annua molto bassa: la capacità è oggi di 1200000 litri l’anno, ma non ha mai distillato a pieno regime. Ad ogni modo, a fine 2016 sono stati avviati i lavori di espansione, e due alambicchi sono stati aggiunti ai due già presenti. Le materie prime sono fondamentali: la scelta è stata di utilizzare solo orzo maltato prodotto in Scozia, privilegiando le varietà Optic e Oxbridge, fatto arrivare dalla terraferma e macinato in loco. I tini di fermentazione (52 ore di media) sono quelli tradizionali, in legno di conifere americane, ed anche i barili vengono selezionati accuratamente: alle botti di quercia americana e spagnola si aggiungono legni più inusuali, e alcune espressioni maturate in Amarone, Sauternes e Porto ormai sono parte stabile del portfolio di Arran.

Il desiderio di Harold Currie era di produrre un whisky morbido e gentile, non torbato, sullo stile dei whisky più eleganti delle Highlands, e per questo ha scelto degli alambicchi alti, in grado di distillare uno spirito molto leggero e fruttato. Dal 2004 è stata avviata la produzione di piccoli lotti di whisky leggermente torbato (circa il 15% della produzione annua), destinati a comporre le diverse versioni dell’imbottigliamento Machrie Moor. Tutti i loro whisky non sono colorati con caramello e non vengono filtrati a freddo: proprio per questa ragione, cioè per non perdere neppure una sfumatura aromatica, non vengono mai imbottigliati a una gradazione inferiore ai 46%.

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