Glendronach

Anno di fondazione:
1826

Fondatore:
James Allardice

Attuale proprietario:
Benriach Distillery Co (Brown Forman)

Stato attuale:
attiva

Capacità produttiva:
1.400.000 litri

Regione / Distretto:
Highlands

Indirizzo:
Forgue, Aberdeenshire AB54 6DB

Servizi:
Visitor Centre

Contatti:
01466 730202

Website:
glendronachdistillery.com

Distributore Italia:
Beija-Flor Srl

Distillery

Fondata nel 1826 da un consorzio di agricoltori del Garioch guidato da John Allardice, Glendronach è una distilleria storica delle Highlands orientali scozzesi, ed è senz’altro uno dei marchi più conosciuti nel mondo del single malt. Passata di mano in mano nel corso dei decenni, la sua storia moderna inizia nel 1960, quando viene acquistata dal gruppo William Teacher & Sons (poi Allied Distillers), che rende Glendronach uno dei malti-base per i suoi blended e negli anni ne afferma l’identità come single malt dalla forte impronta sherried. La distilleria vive un momento di crisi a partire dal 1996, quando la produzione resta sospesa: fortunatamente le attività riprendono nel 2002, e nel 2005 Pernod acquista Glendronach annunciando un forte cambiamento nello stile con la progressiva conversione verso invecchiamenti in sole botti ex-bourbon. Questi piani, nettamente criticati dagli appassionati, durano però poco: già nel 2008 Billy Walker e la BenRiach Distillery Company Ltd. comprano la distilleria e lo stock di botti presenti, rilanciando il marchio grazie al ritorno all’uso di barili ex-sherry. Il percorso di rivalutazione si compie nel 2016, quando Brown Forman (proprietaria di Jack Daniel’s) rileva l’intera BenRiach Distillery Company.
Il carattere di GlenDronach si staglia sul panorama del single malt scozzese: la bassa produzione (circa 1.2 milioni di litri annui) la rende di fatto una distilleria semi-artigianale, fatto cui sono legate alcune scelte molto peculiari che ne chiariscono l’approccio rigorosamente tradizionale. Innanzitutto, GlenDronach è una delle ultime case produttrici ad aver abbandonato il pavimento di maltazione nel 1996, e con esso anche una lieve torbatura di circa 14 ppm, cosa che rende i distillati di quegli anni davvero unici: inoltre, è l’ultima ad avere abbandonato l’alimentazione a fuoco diretto dei quattro alambicchi, solo nel 2005. Tre delle sei cantine sono ancora le tradizionali dunnage, dentro le quali riposano i molti barili di whisky, soprattutto botti di quercia spagnola: proprio l’attenzione verso la maturazione e verso i legni ha caratterizzato la proprietà di Billy Walker, convinto che il 70% del carattere del whisky dipenda proprio dai barili. La distilleria ha dunque un approccio senza compromessi, e seleziona accuratamente i migliori barili ex-Oloroso ed ex-Pedro Ximenez per invecchiare il proprio whisky.
L’impronta dello sherry e la decisione di immettere sul mercato regolarmente selezioni di single casks, costantemente premiati nei più importanti concorsi indipendenti, ha reso GlenDronach il marchio favorito di quanti amano questo tipo di invecchiamento, sempre meno frequente nel mondo dello scotch, dati gli alti costi. Oltre ai batch di singoli barili, GlenDronach ha un core range composto da vari imbottigliamenti di età diverse (8, 12, 18 e 21 anni) oltre al fortunato “Cask Strength”, edizione limitata a gradazione piena.

Brand

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